mercoledì 7 gennaio 2009

Il raviolo OGM (con Castelmagno)

e... venne lui




il raviolo OGM o meglio RGM Raviolo Geneticamente Modificato, diverso di forma, di dimensioni, insomma uno emarginato dai sui stessi fratelli, tutti saltati prima in acqua poi nella salsa di barbera, chi nel piatto e chi addirittura in una schiscetta (traduzione in calce) portata a casa da un ospite.
e lui.. niente!




Lasciato solo nel frigo soffriva, di solitudine credo e allora, il giorno dopo gli ho fatto una festa , hoops intendevo gli ho fatto LA festa..

E' così che nasce la ricetta di un raviolone nato da avanzi di ripieno con Castelmagno e ritagli di pasta.

Il raviolo OGM (con Castelmagno)



Ingredienti

Un raviolo OGM o RGM a testa, questo era di 13-14 cm di diametro (la ricetta è qui)
Una manciatina di funghi secchi (porcini s'intende)
Una spruzzatina di vino rosso
Prezzemolo
Aglio

Ho fatto trifolare i funghi con prezzemolo e aglio dopo averli fatti rinvenire in acqua tiepida.
Ci ho messo una spruzzatina di vino rosso prima di aggiungere un po' di brodo per cuocerli.

Frullato il tutto, questa diventa l'egregia compagnia del nostro Raviolone OGM emarginato da tutti i suoi pari. Il raviolo è passato nel burro appena fuso prima di accoppiarsi con la salsa ai porcini.



Bagnato con del barbera è andato giù che era un piacere.
Credo che questa sia una ricetta che può essere fatta anche da sola dal principio senza per forza dover avanzare qualcosa dai ravioloni.





La schiscetta

Etimologia
a Milano
A quanto pare schiscetta deriva dal verbo schisciare, cioè schiacciare, perché per chiudere il portavivande si deve premere il suo contenuto.Probabilmente anche perché tradizionalmente il suddetto contenuto -il buon cibo casereccio- era abbondante.

Nel resto d’Italia
La schiscetta è la gavetta, dal latino gabata cioè scodella.Ossia il recipiente di alluminio chiuso in uso per il rancio dei soldati.
Queste definizioni vengono da qui.


Nel mondo semplicemente doggy-bag.







venerdì 19 dicembre 2008

Ravioloni rustici al Castelmagno e crema di barbera

Questa ricetta mi è stata inspirata da Ladiko con il sui Monferrini alla fonduta di Castelmagno. Ci accomuna il fatto di essere entrambi in Olanda a vivere e non sempre gli ingredienti che cerchiamo sono facili da trovare. Insomma lei accosta al Castelmagno in fonduta un vino rosso nella pasta (i Monferrini appunto), io, volendo un attimo cambiare ho provato a nascondere il formaggio dentro a ravioloni con un impasto di varie farine e mettere il vino semplicemente... fuori.
A onor del vero ho preso qualcosa anche da Un tocco di zenzero, che ha qualcosa di molto più delicato qui.



Note su alcuni ingredienti

Prima di raccontarvi come ho combinato sto pranzo volevo spendere 2 parole su alcuni degli ingredienti usati.

Burro, c'è burro e burro.. quello che ho usato qui me lo son fatto direttamente la sera prima perchè secondo me ha un gusto più fresco e intenso quando non deve friggere. Sarà oggetto di un post dedicato che non dovrebbe tardare.

Vino... anche qui c'è vino e vino, questa volta ho scelto un Barbera del Monferrato per 3 ragioni: conosce già il Castelmagno per origini comuni, mi piace che non guasta, in ultimo mi ricorda un caro amico che in Italia, a Milano sta ai fornelli di uno dei ristoranti della vecchia Milano, quella piena di sapori e tradizione, una bottega storica dove vale la pena andare e qui mi fermo perchè mica mi paga la pubblicità.. comunque lo trovate alla Trattoria Masuelli san Marco.


Ravioloni rustici al Castelmagno e crema di Barbera

Ingredienti

per la pasta
  • 250 g. farina bianca
  • 100 g farina di grano saraceno
  • 50 g farina di castagne
  • 3 uova
  • acqua
  • sale
per il ripieno
  • Castelmagno 300 grammi
  • uovo 1
  • scalogno 1
  • patata 1 media
  • burro (comprato)
  • sale
Per la crema
  • Vino rosso 2 bicchieri (io ho usato un barbera del Monferrato)
  • 1 scalogno
  • rosmarino
  • maizena
Preparazione

Ripieno: Soffriggere lo scalogno tritato in poco burro ed aggiungerlo alla patata gia lessata, al castelmagno e l’uovo intero. (la patata serve a tenere compatto e morbido il ripieno)

Ravioli: Mescolare bene le farine dopo averle passate al setaccio. Fare la pasta e tirarla non finissima, io uso la penultima misura della macchina. Stendere la pasta; farcirla con il formaggio, ripiegare su stessa la sfoglia e chiudere bene le estremità bagnandole appena, tagliarla a piacere, io ho fatto dei quadratoni.

Salsa:Mettete un pentolino con lo scalogno tagliato a tocchetti non finissimo ed il vino rosso su fuoco vivace e fatelo bollire per 10 minuti. A questo punto filtrare il vino ed aggiungete la maizena lavorata con 1 noce di burro(qui ho usato il mio), salate se serve. Amalgamate bene la salsa e fate cuocere a fuoco lento per 5 minuti e spegnete.

Esecuzione
Cuocere in acqua bollente i ravioloni, saltarli nel burro(qui ho usato il mio) che deve essere appena fuso, non friggere, disporli nei piatti e metterci la salsa di vino.
Io come guarnizione ho usato una fetta della patata che mi era avanzata saltata nel burro e lo scalogno scolato prima dal vino.

Note:

La farina di castagne non si sentiva, la raddopierei togliendo la stessa q.tà di bianca. Fatemi sapere se ci provate.

Il raviolo OGM

Io ho tagliato circa a metà le dosi, sono usciti 28 ravioloni, mangiandone 7 a testa veniva un dicreto piatto. Oltre ai 28 ravioloni standard è uscito anche un raviolo OGM o meglio RGM Raviolo Geneticamente Modificato che adesso aspetta nel frigo ma... sarà oggetto di un post dedicato.



Sempre da Ladiko trovate una bella monografia del Castelmagno



E dimenticavo ... Dank je wel Ladiko per lo spunto.



lunedì 15 dicembre 2008

Zuppa di zucca e gamberi.

Questa è una ricetta semplice, pronta in una mezz'oretta, gustosa, colorata, un piatto di tutti i giorni che.. sa anche vestirsi a festa.






Zuppa di zucca e gamberi.

Ingredienti per 4 persone

600 G Zucca Mondata
1 Porro
200 G Cavolo Bianco
16 code di gamberi
una manciatina di amaretti
1 Scalogno
1 Foglia Alloro
1 Bicchierino Rum
4 Cucchiai Olio evo
Sale

Preparazione

Soffriggere lo scalogno tritato nell'olio
Tritate tutte le altre verdure, escluso l'alloro, e unitele al soffritto. Far insaporire. Bagnare con il rum e farlo evaporare.
Unire l'alloro e 1,5 l di acqua bollente salata o brodo vegetale e cuocere per 20 minuti. Pulire i gamberi e aggiungerli alla zuppa a tocchetti quindi cuocere per altri 10 minuti.
Impiattare guarnendo con 2 gamberi lasciati interi, una spolverata di grana e gli amaretti sbriciolati.
Servire molto calda.


Io di solito ne faccio un po' di più, la congelo e quando serve è pronta anche per ospiti inaspettati.

martedì 2 dicembre 2008

Pasta tonno e lenticchie

Questo piatto è nato un giorno in cui mancavano un sacco di cose: tempo, ingredienti freschi e voglia di andare a prenderli.


Quindi è uscito qualcosa di veloce, di recupero ma molto gustoso.



Il tempo era così poco che neanche la macchina fotografica ha voluto saperne.. questa è la foto migliore che ha fatto.

Pasta tonno e lenticchie

Ingredienti per 2 persone

Scatola di tonno sott’olio 1
Spicchio d’aglio 1
Lenticchie già cotte due cucchiaiate a testa
Latte un bicchiere
Olio evo
Sale e pepe

Preparazione

Mentre si cuoce la pasta si fa il sugo, io ho usato spaghetti questa volta.
Far soffriggere l’aglio schiacciato in 2 cucchiai d’olio, quando prende colore io di solito lo tolgo. Mettere il tonno scolato e spezzettato nell’olio tenendo la fiamma alta per un paio di minuti mescolando di continuo.
Quando inizia un po’ a seccare, diciamo a fare la crostina, aggiungere le lenticchie e un bicchiere dell’acqua in cui sono bollite. (io le avevo bollite in poca acqua con sedano e carota a pezzetti e alloro e uno spicchio d’aglio tolti alla fine). Appena l’acqua si asciuga, mettere un bicchiere di latte bollente, mescolare, coprire e diminuire la fiamma.

Scolata la pasta passarla in padella con il sugo e servire.



lunedì 1 dicembre 2008

Avanzi della mousse di castagne.



Dopo aver fatto e mangiato la mousse di castagne con salsa di cachi con un amico, erano rimasti alcuni avanzi che ho riproposto alla mia dolce metà nella colazione del giorno dopo.


Lei, a dieta, era felice che il dolce vero e proprio fosse già sparito e che le calorie di questi avanzi fossero diciamo così... accettabili.


Questa ricetta però ha senso se uno ha davvero avanzato le cose dalla ricetta principale, farle apposta non so se è proprio il caso.



Avanzi della mousse di castagne.


Ingredienti (il numero di persone dipende purtroppo da quanti sono gli avanzi)

un po' di salsa di cachi (la quantità avanzata)
un po' di mousse alle castagne (sempre quella avanzata)
2 frutti io ho usato banana e kiwi

Preparazione

Io ho tagliato e diviso in 2 piatti i due frutti, ci ho messo metà della mousse e metà della salsa.

Direi che come ricetta non rende granchè ma tenuto conto che veniva fatta all'alba e prima di fare colazione, per me è stato un successone!

giovedì 27 novembre 2008

Mousse di castagne con salsa di cachi

Tempo fa avevo visto questa ricetta qui e oggi avevo alcuni “avanzi” e un amico che veniva a pranzo da me e.. ho fatto questo esperimento autunnale.
Gli avanzi erano un caco bello maturo e un etto di castagne già bollite e pelate (diciamo meno di una decina non grosse). Non avevo cioccolato per la guarnizione ma come dolce “improvvisato” da alcuni avanzi non sembra male.



Mousse di castagne con salsa di cachi

Ingredienti

Per la mousse:
castagne sgusciate e pelate 200gr (o già bollite e pulite)
zucchero 80g
panna da montare 80g
tuorlo d’uovo 1
vaniglia 1 pizzico
sale 1 pizzico
colla di pesce 1⁄2 foglio
latte 1 litro

Per le cialde:
burro 50 g
farina 50g
bianco d’uovo 1
zucchero 50g

Per la salsa:
caco 1 (maturo)
succo di ½ limone
zucchero 60g


Preparazione


Sistemate le castagne private della pellicina in una pentola, copritele con il latte, aggiungete un pizzico di sale e cuocete a fuoco basso per 1 ora. Scolatele, lasciatele raffreddare e schiacciatele con lo schiacciapatate.
Io avevo le castagne già bollite e pulite quindi le ho fatte sobbollire per un quarto d’ora con mezzo baccello di vaniglia tagliato in una quantità di latte sufficiente a coprirle.

Versate la panna in una ciotola e montatela con la frusta a mano.
Mettete a mollo la colla di pesce in acqua fredda per 15 minuti.

Ridurre a crema il tuorlo in una terrina con lo zucchero, unire il puré di castagne, la colla di pesce, la panna montata. Mescolate bene gli ingredienti della mousse e lasciate riposare coperta in frigorifero per 1 ora

A parte amalgamate in una ciotola gli ingredienti per le cialde fino a ottenere una crema densa. Imburrate la placca del forno, infarinatela e versate il composto a cucchiaiate in modo da ottenere dei dischi di circa 10 cm di diametro. Lasciate un certo spazio tra un disco e l’altro. Nella foto ci sono 2 cialde tonde e altre 2 bislunghe, serviranno alla guarnizione.
Mettete in forno già caldo a 180° e cuocete per 5 min. o finché le cialde sono pronte (per me ci son voluti 10 min.) Togliete dal forno, staccate le cialde con una spatola e, mentre sono ancora calde, adagiate ciascuna su una ciotola o un bicchiere capovolti premendo delicatamente in modo che prendano la forma di un cestino. Lasciatele quindi raffreddare.

Sbucciate il caco e schiacciatelo con la forchetta. Sciogliete in una terrina lo zucchero con 1⁄2 bicchiere di acqua tiepida e quindi lasciate raffreddare. Unite il puré di caco e il succo di limone e mescolate fino a ottenere una salsa omogenea. Disponetela sul piatto, adagiatevi la cialda e quindi la mousse di castagne.

Ci sono stati un po' di avanzi che saranno oggetto di un altro post.
Update: adesso sono in linea anche gli avanzi.

martedì 25 novembre 2008

Dado casalingo vegetale

Da tempo mi capitavano ricette per il dado da farsi in casa ma finivano sempre nel congelatore a dadini... questa cosa non mi piaceva e non mi ci ero mai messo. Qualche giorno fa ho trovato qui la ricetta di Radem che mi suonava bene e l'ho provata con qualche variante ma... sinceramente poche. Sulla ricetta originale trovate anche la versione con il Bimby.

Sto ancora facendo delle prove che riporterò in futuro.



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Dado casalingo vegetale

Ingredienti

100 gr. di sedano con le foglie
3 carote
1 cipolla
1 pomodoro
2 zucchine
1 spicchio d'aglio
mezzo bicchiere di vino bianco secco
1 ciuffo di prezzemolo
qualche foglia di basilico
1 cucchiaio di olio evo
un mazzetto di aromi (io ho usato salvia e rosmarino)
origano secco
150 gr. di sale grosso (*)

Preparazione

Tritare grossolanamente tutte le verdure servendosi di un comune tritatutto, avendo però l'accortezza di tagliarle precedentemente a dadini. (non deve essere una crema!!).
Pelare il pomodoro immergendolo prima 2 min. in acqua bollente e togliere i semi. Legare il mazzetto di aromi così sarà facile da togliere.
Mettere il tutto in una pentola, aggiungere il sale, l'olio ed il vino e cuocere per 20-30 minuti mescolando di tanto in tanto e coprendo a metà con un coperchio.
Omogeneizzare il tutto con un frullatore ad immersione e travasare in un barattolo di vetro.Appena sarà freddo chiudere con il tappo e conservare in frigo o freezer.


(*)Perché così tanto sale?

Perché il sale funge da conservante quindi potrete tenere il vostro barattolino tranquillamente in frigo e consumarlo nei mesi successivi. Se invece preferite conservarlo in freezer, grazie al sale il dado non congelerà quindi ogni volta che vi servirà basterà tirarlo fuori ed usare un semplice cucchiaino per la sua estrazione dal barattolo.